martedì 5 gennaio 2010

Brunetta: voglio un'Italia fondata sul .....



Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, parla con Libero di riforme:
«Mi faccia dire una cosa che ancora non ho detto: la riforma non dovrà riguardare solo la seconda parte della Costituzione, ma anche la prima. A partire dall’articolo 1: stabilire che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” non significa assolutamente nulla. Per carità, è solo una mia opinione. Ma la parte valoriale della Costituzione ignora temi e concetti fondamentali come quelli del mercato, della concorrenza, del merito. È figlia del clima del dopoguerra. Adesso siamo in un’altra Italia. Capisco che alcuni costituzionalisti sostengano che non si riesce a cambiare la seconda parte della Costituzione proprio perché non abbiamo aggiornato la prima. Fermi restando i principi fondamentali, nei quali tutti ci riconosciamo, bisogna avere allora il coraggio di parlare anche della prima parte della Costituzione. E ritengo che debbano essere rivisti pure gli articoli della Carta sui sindacati, i partiti, l’Europa…».
Certe dichiarazioni mi spaventano molto! E' vero che oggi non significa nulla "l'Italia è fondata sul lavoro". E' più una presa in giro. Il lavoro infatti non c'è, non è rispettato, è precario, temporaneo, interinale e via dicendo.
Se l'Italia di Brunetta oggi si dovesse fondare sul lavoro sarebbe meglio scappare tutti prima del crollo!!!!

2 commenti:

  1. il problema, caro Mario, è che questi signori possono dire e fare ciò che pià gli aggrada (frasi come quelle di brunette possono far presagire il peggio ... e non vogliamo certo essere i soliti uccelli del malagurio) di fronte hanno una gran quantità di Italiani disillusi ed anestetizzati e noi del PD non riusciamo a svegliarli! Occorre lavorare e lavorare molto... anche un blog come il tuo può servire (a meno che non ce la cantiamo e balliamo tra noi....)
    Matteo

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  2. Più il Pd si arrampica nella complicazione delle cose semplici, più la sua immagine è confusa e più il suo operato è contorto. Per vincere, in politica, serve un’identità chiara espressa con parole semplici. Tipo aprire le finestre alla democrazia di quello che è e rimane il principale partito per costruire qualcosa di diverso dal modello berlusconiano.

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Dall'Unione dei Comuni della Garfagnana

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